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Sostegni Mannesmann Linee Aeree

Il controllo dello stato di salute dei sostegni in acciaio delle linee ferroviarie e dell’illuminazione, di notevole importanza per la sicurezza delle persone e per l’efficienza degli impianti, risulta più che mai attuale data la vetustà delle linee installate oggi in Italia.

La complessità di tale controllo è dovuta alla casualità ed imprevedibilità con cui si presenta il fenomeno corrosivo, all’interferenza di agenti esterni che ne possono modificare la sua velocità e alla corretta valutazione del suo reale livello per poter decidere la sostituzione del palo o la sua revisione nel tempo.

Se pertanto non si monitora costantemente l’intera popolazione di pali presente sul territorio è possibile che una piccolissima percentuale di essi possa essere interessata da fenomeni corrosivi che una volta innescati procedono così rapidamente da non permettere alcun intervento di salvaguardia.

Le strutture metalliche infisse nel terreno (pali, tralicci ecc.), sono generalmente suscettibili di fenomeni di corrosione localizzati nella zona di transizione terreno atmosfera e dati i diversi modi di allocazione nel terreno, possono verificarsi situazioni molto varie dal punto di vista corrosionistico. Tutte le situazioni hanno tuttavia in comune un fatto negativo: l’area di transizione tra plinto e collarino di cemento o, in assenza di collarino, tra plinto e atmosfera, comporta inevitabilmente l’instaurarsi di pile ad areazione differenziale, più o meno attive a seconda dell’efficacia del rivestimento e dell’aggressività dell’ambiente.

La valutazione dello stato di corrosione esterna presente nella zona di transizione, quella cioè relativa alla parte di palo a contatto con il materiale inserito nel terreno o l’eventuale collarino in cemento, più vicino all’atmosfera, può essere effettuata con i metodi tradizionali (indagini visive, spessimetriche ecc.) solamente attraverso la rimozione del collarino, lo scavo nel terreno e il successivo ripristino delle condizioni iniziali. Effettuare tale procedimento distruttivo risulta oneroso sia in termini di costi che di tempi; a tale scopo è stata messa a punto una metodologia di indagine alternativa o integrativa non distruttiva basata sulla misura di parametri elettrochimici (velocità e potenziale di corrosione).

In seguito ai colloqui intercorsi e al sopralluogo effettuato si sono individuate due tipologie di sostegni:

  1. Palo tipo “Profilato”
  2. Palo tubolare a sezione cava tipo “Mannesmann”

 

Sulla base delle ns. ricerca riportiamo alcune delle principali caratteristiche rilevate:

 

  • Anche se lo stato della superficie esterna fuori terra dei pali risulta apparentemente buono, da un’analisi più attenta possono emergere numerosi attacchi corrosivi localizzati che potrebbero avere in alcuni casi anche prodotto la foratura del palo.
  • Rimuovendo parzialmente il collarino in cemento, il metallo nella parte esterna a contatto con il terreno risulta nella maggior parte dei casi notevolmente corroso sull’intera circonferenza e tale da far presumere un ridotto spessore residuo. Alcuni pali presentano forature a vista e conseguentemente non possiedono più le caratteristiche meccaniche tali da garantire una ulteriore vita in servizio.
  • Atmosfere urbane o industriali e a maggior ragione ambienti marini, costituiscono l’atmosfera di esposizione potenzialmente più pericolosa a causa della intensa presenza di agenti corrosivi.
  • Spesso i fenomeni di corrosione avvengono dall’interno a causa della presenza di acqua dentro il sostegno; l’acqua può derivare dalla falda sottostante, oppure provenire dalle precipitazioni meteoriche. In entrambe i casi la creazione di un livello di acqua all’interno del palo è potenzialmente molto pericoloso in quanto produce una corrosione anulare per aerazione differenziale. Molteplici casi di crollo del sostegno sono stati attribuiti a tale causa.
  • Nel caso di linee ferroviarie non è da trascurare la presenza di correnti vaganti che localmente potrebbero accentuare i fenomeni corrosivi.